Primi distributori italiani Teamwear

Nike nasce il 25 Gennaio 1967. Phil Knight, studente di economia, e Bill Bowerman allenatore della Oregon University con 500 $ a testa fondano la Brs (Blue Ribbon Sports) con cui cominciano a commercializzare scarpe sportive prodotte in Giappone da Onitsuka Tiger che oggi conosciamo con il nome di ASICS. Fu un successo! Così i due imprenditori furono spinti ad avviare presto una produzione propria che ad oggi continua con materiali sempre più innovativi. Il nome è ispirato da Nike di Samotracia che nella mitologia greca era la dea della vittoria. Un nome un’aspettativa!

Il logo Nike, il famoso baffo, nasce nel 1971 e oggi ha un valore inestimabile. Pensare che Carolyn Davidson, studentessa di grafica alla Portland State University, se lo fece pagare solo 35 dollari! Circa dieci anni dopo però Knight la ricontattò per regalarle un anello d’oro col simbolo dello swoosh e diverse azioni della Nike.

“Just do it” (fallo e basta) nasce nel 1988. Dan Wieden, uno dei pubblicitari più famosi degli USA creò questo motto ispirandosi alle ultime parole di un condannato davanti al plotone d’esecuzione. Alla Nike all’inizio rimasero molto perplessi, ma alla fine il tempo a quanto pare ha dato ragione a Wieden.

Nike fu partner ufficiale OLIMPIADI DI RIO 2016

Il rivale diretto sul mercato è Adidas… potevamo infatti non proporvi anche questo marchio?

Tra i primi 25 distributori europei

Nel 1920, a Herzogenaurach, una piccola località non lontana da Norimberga, in Germania, Adolf Dassler comincia a pensare e poi a realizzare delle scarpe specifiche per lo sport, così nasce la storia dell’Adidas. Per l’epoca è già una novità assoluta che diventa ancora più sensazionale quando Adolf pensa a scarpe specifiche per ogni sport. Dassler è un atleta e quindi comincia con la creazione di scarpe per l’atletica e nel giro di poco tempo le sue creazioni diverranno popolari. Soprattutto in occasione delle Olimpiadi di Amsterdam del 1928, in cui gli atleti hanno, per la prima volta, delle scarpe munite di “spikes”, i famosi tacchetti, con le quali ottengono prestazioni eccezionali.

Adidas non esiste ancora e Adolf prepara le scarpe in negozio assieme al fratello Rudolf. Intanto atleti come Lina Radke e Jesse Owens fanno diventare famose le sue calzature sportive facendolo entrare nella storia delle Olimpiadi di Berlino del 1936.

È il 1948 quando il fratello Rudolf crea la Puma, mentre Adolf, ADI per gli amici, DASsler fa nascere ufficialmente ADIDAS.

Dassler, estende le sue creazioni a tutti gli sport e si dedica in particolar modo alle scarpe da calcio così che ai Campionati del Mondo di Svizzera 1954 i giocatori della Nazionale tedesca calzano scarpe Adidas. La Germania diventerà campione del mondo, e Adolf famoso.

Adidas, che intanto ha cominciato a puntare anche sull’abbigliamento, fu la prima a pensare alla sponsorizzazione sportiva. Grandi testimonial, tra gli altri, Dick Fosbury, Muhammad Ali, Franz Beckenbauer, Jesse Owens e Sepp Herberger.

Ora le tre strisce laterali, che servono a stabilizzare le scarpe, sono un segno riconoscibile del marchio Adidas, tanto da apparire anche nei capi d’abbigliamento non solo ad uso prettamente sportivo.

Distributore esclusivo italiano teamsport

Era il 1882 quando nel suo maglificio a Romilly-Sur-Seine, in Francia, Emile Camuset, un appassionato di sport, comincia a confezionare delle maglie in jersey per i suoi amici ciclisti, calciatori e rugbisti. Non lo sa ancora ma, Camuset ha gettato le basi di una marca che è leggendaria ancora ora, 130 anni dopo.

Una delle sue prime creazioni è la maglia in jersey per i ciclisti tanto che nel 1951, grazie a questa invenzione, Le Coq Sportif è nominato fornitore ufficiale delle maglie del Tour de France. 

Indovinate poi chi inventò nel 1939 quella che chiamiamo “tuta da ginnastica”? Ebbene si! Le Coq Sportif, ormai marca di abbigliamento sportivo generalista, ha creato la prima tuta sportiva della storia e la chiamò il “vestito della domenica”.

Dal 1958 il Gallo più famoso dello sport appare nelle divise delle nazionali francesi nei Mondiali svedesi di calcio, alle Olimpiadi di Roma. E come non ricordare, il celebre verde delle divise dell’As Saint-Etienne che dal 2015 saranno ancora fornite, dopo 30 anni, da Le Coq Sportiv. Nove vittorie del campionato francese insieme e la storia d’amore continua…

Nel 1975 l’americano Arthur Ashe entra nel pantheon del tennis vestito Le Coq Sportif e diventa il primo giocatore di colore a imporsi a Wimbledon.

Chi dimenticherà mai l’italia del 1982, in una magnifica maglia azzurra firmata Le Coq Sportif, che ci fece sognare durante l’edizione spagnola del Mondiale diventando campione del mondo di calcio. Poi nel 1986, a Città Del Messico, Diego Armando Maradona con la divisa biancazzurra firmata Le Coq Sportif, porterà l’argentina a vincere mondiale, diventando una leggenda.

Sempre indirizzati all’innovazione nel 2010 Le Coq Sportif inaugura il suo nuovo centro di ricerca & sviluppo a Romilly-Sur-Seine.

Le Coq Sportif ora è conosciuto e rinomato in tutto il mondo per il suo “savoir-faire” in materia di abbigliamento, calzature e accessori sportivi.

Distributore tecnico sportivo di Puma

Società fondata da Rudolf Dassler, fratello di Adolf Dassler, che sarà fondatore della Adidas. Adolf si occupava di fabbricare materialmente le scarpe mentre Rudolf si occupava della distribuzione e della parte gestionale. L’azienda ottenne subito un grande successo e guadagnò la ribalta internazionale già durante i Giochi olimpici del 1936, equipaggiando Jesse Owens.

Nel 1948, finita la guerra, i due decisero di dividersi a metà l’azienda spartendosi anche i dipendenti. Adolf fondò l’Adidas (un gioco di parole fra il suo diminutivo, “Adi”, e le iniziali del suo cognome, “Das”) mentre Rudi la Ruda (anche in questo caso un acronimo proveniente dalle prime due lettere rispettivamente del suo nome, “Ru”, del cognome, “Da”), il cui nome fu poi cambiato in Puma (Puma Schuhfabrik Rudolf Dassler) diventando poi società per azioni nel 1986.

Gli anni 60 sono un’annata importante per il brand tedesco che ottiene tantissima visibilità grazie al gesto ribelle di Tommie Smith e John Carlos che nelle Olimpiadi Messicane del 1968 durante la premiazione dei 200 m, alzano il pugno indossando un guanto nero in segno di protesta dei diritti degli Afroamericani. 

Il grande successo dell’azienda è avvenuto con la sponsorizzazione dei Mondiali di calcio 2006, sponsorizzando anche la Nazionale di calcio italiana che si laureò Campione del Mondo in quella edizione.

Il 2019 per Puma è un anno di ritorni, infatti, dopo una lunghissima pausa, il brand, torna a produrre scarpe da basket con la re-invenzione della Clyde ed adesso Puma è anche partnership commerciale con l’NBA.

Puma, inoltre, ha fatto anche pace con Adidas. Le due aziende hanno siglato un accordo di pace!

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